ASSISTENZA LEGALE:

Chi si sarà rivolto alla nostra società di consulenza potrà ottenere indicazioni e consigli anche per eventuale azione legale, con chiarimenti con avvocati e/o anche presso i loro Studi Legali che eventualmente possono essere incaricati con successivo mandato, e ciò al fine di esaminare con l'Avvocato che tratterà la materia i risultati della Relazione tecnico-contabile redatta dal Consulente tecnico di parte.

In quella occasione potrà essere delineata la più confacente strategia ai fini di una eventuale trattativa stragiudiziale oppure nell'ambito della obbligatoria fase della "mediazione" oppure, ancora, ai fini dell'avvio della vera e propria causa dinanzi al competente Tribunale.

Ciò detto, è necessario precisare che il principale terreno di scontro tra Banche e Clienti delle Banche è quello degli interessi. Parola magica scritta sugli estratti conto e nei contratti, che ha gettato nella preoccupazione e nello sconforto migliaia di persone e spesso ha causato molte tragedie ormai talmente frequenti che sono a conoscenza di tutti.
Gli istituti di credito hanno avuto nel corso dei decenni che si sono susseguiti alla proclamazione della Repubblica un vero e proprio trattamento di favore da parte del nostro legislatore, che nel corso degli anni ha visto, ha osservato, ma nulla ha fatto per regolare la materia dei rapporti tra istituti e clienti in maniera "umana".
E non è servita a molto se non addirittura a nulla neanche l'emanazione della legge 07-03-1996 n. 108 in riferimento al fenomeno dell'usura. L'ostacolo apparente creato dal legislatore era nei fatti aggirato attraverso un diabolico meccanismo di calcolo, applicazione, ricalcolo e capitalizzazione degli interessi, e ciò proprio in barba alla legge 108/96 che proprio di interessi parlava, senza contare di tutti i costi relativi al finanziamento non conteggiati nel taeg.
E una tale situazione, piena purtroppo di svariate tragedie, non toccava la coscienza di nessuno. Fin quando, nell'inerzia del legislatore, non è intervenuta la Corte di Cassazione, che ha stabilito sia che l'anatocismo e l'usura sono vietati anche alle Banche, e quindi le stesse non possono derogare alle leggi dello Stato.

Del resto l'art. 1815, 2° c., Cod. Civ., nella sua nuova formulazione, stabilisce : " se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi".
Il che equivale a dire che, se c'è usura, il cliente della Banca deve restituire alla Banca la sola somma capitale, e nulla deve restituire a titolo di interessi.
Ovviamente, però, solo una esauriente Relazione tecnico-contabile redatta da un valido Consulente potrà dirci se nell'ambito del rapporto Banca – cliente vi è stata usura.
E potrebbe addirittura verificarsi il caso che, ad una attenta analisi tecnico – contabile, il cliente della Banca sia non debitore ma addirittura creditore della Banca.
Il che, nell'attuale momento di crisi economica, sarebbe per il cliente della Banca un vero sollievo.

F.a.q.

1) Una controversia nei confronti di una Banca è destinata ad arrivare in giudizio?
Non sempre.
Se le ragioni del cliente restano indeterminate e fumose nessuna Banca restituirà niente al cliente, e anzi avrà interesse ad arrivare in giudizio per vincere la causa e vedere confermate le proprie ragioni. Ciò potrà accadere se, ad esempio, il cliente si limita ad affermare genericamente che i conteggi della Banca sono usurari, senza dimostrare alcunchè.
Se, al contrario, le ragioni del cliente della Banca sono comprovate da valida Relazione tecnico – contabile, ebbene, è possibile che la Banca non abbia interesse ad andare in giudizio per perdere la causa ( con tutte le conseguenze di una pubblicità negativa che affermerebbe che la tale Banca pratica usura), e anzi cercherà di sollecitare il cliente a definire transativamente ogni ragione.
Tutto ciò senza dover poi parlare delle conseguenze penali per chi - operatore bancario – abbia commesso il reato di usura.

2) E se poi la Banca mi revoca il fido?
Tecnicamente la Banca potrebbe revocare il fido, ma l'immediata revoca di un affidamento, così come l'immediata chiusura di un conto, entrambe dimostratesi immotivate e ingiustificate, costituiscono per la Banca obbligo di risarcimento dei danni nei confronti del cliente.
La legge 23 febbraio 1999, n 44 stabilisce un fondo di solidarietà per le vittime da richieste estorsive e dell'usura.

3) Quante possibilità ho di vincere?
Se effettivamente si riscontrano anomalie, solo due possibilità : una valida Relazione tecnico – contabile e avvocati specializzati nella materia.
In linea di principio secondo la Suprema corte di Cassazione , non è scusabile l'errore da parte degli istituti di credito in merito al calcolo dell'ammontare degli interessi usurai trattandosi di interpretazione che, oltre all'essere nota nell'ambiente bancario, non presenta in sé particolari difficoltà ma anzi, il dovere di informazione sulla legislazione in materia, e di astenersi dal porre in essere la condotta.

4) Non ho tutti i documenti, come posso fare?
Nel caso sia l'utente ad agire, si deve produrre quantomeno tutti gli estratti conto o documentazione utile a provare che essi sono stati richiesti alla banca. Azione da noi compresa nel servizio di assistenza.. non allarmate inutilmente l'istituto con richieste mal formulate.. richiedete la nostra consulenza prima di agire erroneamente. Alcuni documenti importanti si possono ottenere senza richiederli direttamente alla banca.

5) Sono interessato, cosa devo fare per agire?
Per prima cosa , richiedere una nostra consulenza gratuita, ovviamente non si può agire senza aver prima esaminato tutta la documentazione riguardante il rapporto intercorso tra Banca e cliente. Per un contatto personale, può inviarci una e-mail compilando il modulo contatti.

6) Cosè il taeg?
il T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale) si pone l'obiettivo di rappresentare nel modo più completo ed esatto possibile il costo di un finanziamento. Si tratta di un tasso puramente virtuale. Non viene infatti utilizzato per calcolare le rate. Piuttosto è un indicatore, una cifra in grado di dichiarare il costo globale del prestito.
-Il tipo di rimborso
Il metodo di ammortamento usato abitualmente per mutui e prestiti (francese a rata costante) prevede che il pagamento dell'interesse non avvenga una volta sola a fine anno, ma risulti caricato su ogni rata. Con pagamenti frazionati nell'anno, il più delle volte mensili, ciò rappresenta un piccolo vantaggio per il finanziatore, che comincia ad incassare gli interessi in anticipo.
Le spese dell'operazione
Obiettivo dichiarato del TAEG è quello di ricomprendere gli effetti di tutte le spese obbligatorie ai fini di apertura e pagamento del finanziamento (per un elenco dettagliato vedi l'approfondimento sull'ISC).

7) cosè l'ISC ?
l'ISC è "calcolato conformemente alla disciplina sul tasso annuo effettivo globale (TAEG)", è stato chiarito che dire ISC è come dire TAEG.
Quindi nell'ISC andranno ricomprese tutte le spese specificate dalla normativa del 1992 per il TAEG, ovvero:
1. gli interessi;
2. le spese di apertura della pratica di credito;
3. le spese di incasso delle rate (se stabilite dal creditore);
4. le spese per le stime degli immobili, le assicurazioni (vita, incendio) imposte dal creditore, intese ad assicurargli il rimborso del credito in caso di morte, invalidità, infermità o disoccupazione del debitore;
5. il costo dell'attività di mediazione svolta da un terzo, se necessaria per l'ottenimento del credito, notaio ecc.;
6. le altre spese contemplate dal contratto.

8) Prescrizione
Il termine di prescrizione è di dieci anni a decorrere dalla chiusura del finanziamento, mutuo, aperture di credito in conto corrente.

9) Decreti Ingiuntivi
Il decreto ingiuntivo è il provvedimento attraverso il quale il giudice competente, su richiesta del titolare di un credito certo, liquido ed esigibile, fondato su prova scritta, ingiunge al debitore di adempiere l'obbligazione (pagare una determinata somma o consegnare una determinata quantità di cose, ecc.),entro il termine di quaranta giorni dalla notifica, avvertendolo che entro lo stesso termine di 40 giorni potrà proporre opposizione al decreto ingiuntivo e che, scaduti i termini si procederà ad esecuzione forzata.
Si consiglia quindi nel caso di ricevimento decreto ingiuntivo da parte della banca finanziaria, di consultarsi con esperto legale e consulente tecnico per studiare la difesa per opposizione al decreto entro i termini di 40 giorni.